mercoledì, febbraio 21, 2007

In questo mondo di notizie sempre brutte...

ogni tanto senti qualche cosa che ti fà dire 'che bello'. E' nata dopo appena 21 settimane ora sta bene e torna a casa.Amillia quando è nata era poco più grande di una penna.

MIAMI - E' appena nata e ha già battuto un record.
Amillia Sonja Taylor sarà dimessa oggi da un ospedale della Florida, il Baptist Children's Hospital, diventando la neonata sopravvissuta al parto più prematuro di cui si abbia conoscenza. La piccola ha visto la luce con un taglio cesareo dopo appena ventuno settimane e sei giorni trascorsi nell'utero materno, contro le 37-40 richieste da una gravidanza normale. Un conteggio a prova di errore, visto che è stata concepita in vitro dai genitori Eddie e Sonja Taylor, che ha del prodigioso. Molti manuali di pediatria danno infatti vicine allo zero le possibilità di sopravvivere a un parto al di sotto delle 23 settimane di gestazione.

Al momento della nascita, lo scorso 24 ottobre,
la bimba pesava poco più di 280 grammi ed era lunga circa 25 centimetri. Un corpicino grande più o meno come una bambola "Barbie" che ha fatto temere il peggio ai medici dell'ospedale dove è stata tenuta a lungo in incubatrice. "Non eravamo affatto ottimisti, ma ci ha smentiti tutti", ha commentato il dottor William Smalling. Al momento del parto Amillia presentava infatti problema respiratori, una piccola emorragia cerebrale e disturbi digestivi. Difficoltà che avendo superato i primi delicati mesi non dovrebbero però creare complicazioni pericolose sul lungo periodo.

La neonata, che nel frattempo è cresciuta fino a misurare quasi 65 centimetri per due chilogrammi di peso, nei prossimi giorni dovrà continuare a prendere dell'ossigeno e il suo apparato respiratorio sarà tenuto costantemente sotto controllo, ma potrà essere nutrita normalmente, con il biberon.

venerdì, febbraio 02, 2007

Ricarica nei servizi di telefonia mobile


Finalmente e' stata fatta una cosa che va a nostro favore.
Questo e' il testo che e' andato il vigore dal: 2-2-2007



IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Visto l'articolo 117 della Costituzione ed in particolare il
comma secondo, lettere e), l) e m);
Ritenuta la straordinaria necessita' ed urgenza di rimuovere
ostacoli allo sviluppo economico e di adottare misure a garanzia dei
diritti dei consumatori;
Ritenuta, altresi', la straordinaria necessita' ed urgenza di
intervenire per rendere piu' concorrenziali gli assetti del mercato e
favorire la crescita della competitivita' del sistema produttivo
nazionale, assicurando il rispetto dei principi comunitari;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 25 gennaio 2007;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, del
Ministro dello sviluppo economico, del Vicepresidente del Consiglio
dei Ministri, del Ministro della pubblica istruzione e del Ministro
per le politiche europee, di concerto con i Ministri per gli affari
regionali e le autonomie locali, dei trasporti, per le riforme e le
innovazioni nella pubblica amministrazione, delle comunicazioni,
delle infrastrutture, dell'economia e delle finanze e delle politiche
agricole alimentari e forestali;
E m a n a
il seguente decreto-legge:
Art. 1.
Ricarica nei servizi di telefonia mobile, trasparenza e liberta' di
recesso dai contratti con operatori telefonici, televisivi e di
servizi internet
1. Al fine di favorire la concorrenza e la trasparenza delle
tariffe, di garantire ai consumatori finali un adeguato livello di
conoscenza sugli effettivi costi del servizio, nonche' di facilitare
il confronto tra le offerte presenti sul mercato, e' vietata, da
parte degli operatori della telefonia mobile, l'applicazione di costi
fissi e di contributi per la ricarica di carte prepagate, anche via
bancomat o in forma telematica, aggiuntivi rispetto al costo del
traffico telefonico richiesto, nonche' la previsione di termini
temporali massimi di utilizzo del traffico acquistato. Ogni eventuale
clausola difforme e' nulla ai sensi dell'articolo 1418 del codice
civile. Gli operatori adeguano la propria offerta commerciale alle
predette disposizioni entro il termine di trenta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto.
2. L'offerta delle tariffe dei differenti operatori della telefonia
deve evidenziare tutte le voci che compongono l'effettivo costo del
traffico telefonico, al fine di consentire ai singoli consumatori un
adeguato confronto.
3. I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia e
di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendentemente
dalla tecnologia utilizzata, devono prevedere la facolta' del
contraente di recedere dal contratto o di trasferirlo presso altro
operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati da
esigenze tecniche e senza spese non giustificate da costi
dell'operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso
superiore a trenta giorni. Le clausole difformi sono nulle, fatta
salva la facolta' degli operatori di adeguare alle disposizioni del
presente articolo i rapporti contrattuali gia' stipulati alla data di
entrata in vigore del presente decreto entro i successivi sessanta
giorni.
4. L'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni stabilisce le
modalita' attuative delle disposizioni di cui al comma 2 e applica le
relative sanzioni.

IL TEMPO CHE VERRA'...

PARIGI - Entro la fine del secolo in corso, dunque al più tardi nel 2100, la temperatura superficiale della Terra crescerà probabilmente da 1,8 a 4 gradi centigradi. E' la stima definitiva dell'Ipcc, l'Intergovernmental Panel on Climate Change, la più importante commissione di studio delle Nazioni Unite sul surriscaldamento globale, di cui è in corso a Parigi la conferenza. Secondo la commissione, il riscaldamento del clima sulla Terra durerà per "oltre un millennio". Gli esperti dell'Ipcc ritengono con
una probabilità del 90 per cento che il riscaldamento climatico sia dovuto alle emissioni umane di gas serra.

La oscillazioni nelle previsioni dipendono dalle quantità di anidride carbonica, il principale tra i gas-serra, che in concreto saranno immesse nell'atmofera. La stima si riferisce al decennio 2089-2099, messo a confronto con il periodo 1980-1999: si basa sul lavoro, e lo sintetizza, di 2500 ricercatori esperti in diversi settori di rilevanza climatica, e operanti in ogni parte del mondo.

Si tratta della prima revisione in sei anni delle prove scientifiche relative all'effetto-serra e alle sue conseguenze potenzialmente disastrose: l'ultima risaliva infatti al 2001, quando la proiezione fu di un incremento nella temperatura della superficie terrestre nell'ordine di 1,4-5,8 gradi. Ora gli studi sono riusciti a ridurre la forbice, tagliando sia l'estremo positivo che quello negativo. All'epoca si adottò tuttavia un metodo di calcolo parzialmente diverso da quello impiegato ora.

La differenza tra quest'ultimo rapporto e quello che l'ha preceduto, Stephanie Tunmore, di Greenpeace International, la sintetizza così: "Il messaggio ai governi è chiaro: c'è una finestra di tempo per agire che si sta restringendo in fretta. Se il rapporto del 2001 era un invito a svegliarsi, quest'ultimo è una sirena che urla".

Quanto all'innalzamento del livello dei mari, si valuta che entro la scadenza considerata esso sarà compreso tra 18 e i 59 centimetri: si tratta peraltro di cifre sulle quali non c'è consenso unanime. Una parte degli scienziati le considerano infatti troppo prudenti, dal momento che non tengono conto delle ripercussioni di alcuni eventi recentissimi, come lo scioglimento di vaste estensioni di ghiaccio osservato sia in Antartide sia in Groenlandia.

Articolo dalla Repubblica