lunedì, settembre 17, 2007

la webdipendenza fa una vittima in cina

Se internet diventa una droga, di internet si può morire. In Cina la web-dipendenza è ormai una malattia sociale. La prima vittima è un giovane di 30 anni, stroncato da una maratona di tre giorni di giochi online, in un cybercafè di Guangzhou, nella parte meridionale del Paese. A riportare la notizia sono stati i giornali locali, che hanno indicato come probabile causa della morte proprio l'eccessiva esposizione davanti al computer.

L'uomo si è sentito male sabato scorso, dopo aver passato 72 ore consecutive on line. Trasportato in ospedale, non è riuscito a superare la crisi. I medici hanno confermato che il troppo tempo trascorso su internet potrebbe avergli causato problemi cardiaci. Al momento non si conosce ancora quale sia il gioco che ha tenuto il giovane incollato allo schermo.

Attualmente, gli internauti in Cina sono circa 163 milioni. La web-dipendenza, diffusa soprattutto tra i ragazzi, è una delle maggiori preoccupazioni del governo, che ha cercato di correre ai ripari con una serie di provvedimenti ad hoc. L'apertura di nuovi internet cafè è stata vietata e sono stati imposti limiti di tempo ai giochi online. Sono sorti addirittura veri e propri centri di disintossicazione per aiutare i "drogati della Rete" a liberarsi dalla propria dipendenza.

Ad aprile il presidente Hu Jintao ha lanciato una campagna per la "purificazione" della Rete. Lo scopo ufficiale era quello di eliminare i contenuti immorali che circolano sul web. Tuttavia, oltre al materiale pornografico online, sono stati "ripuliti" anche i siti politicamente scomodi, vale a dire quelli che non diffondono i valori del Partito comunista.