mercoledì, maggio 10, 2006

COSTI DI RICARICA? NO GRAZIE

Sui costi di ricarica interviene la UE

La petizione varata da Andrea D'Ambra sta ottenendo un seguito notevole. L'iniziativa è già balzata all'occhio vigile della Commissione Europea, che ringrazia per la segnalazione. Un successo per i consumatori?

Roma - La petizione lanciata in aprile per l'abolizione dei costi di ricarica per i telefoni cellulari ha avuto un seguito illustre: la Commissione Europea, che figurava tra i destinatari, l'ha esaminata e ha contattato l'autore, ringraziandolo per la segnalazione.

La petizione , riguarda quello che il promotore Andrea D'Ambra definisce "un'anomalia tutta italiana": dopo essere stata segnalata da Punto Informatico ha avuto una grossa eco presso siti e associazioni dei consumatori ed è finita sul celebre blog di Beppe Grillo . Il numero di firme finora raccolte ha raggiunto quota 13mila. L'obiettivo è di raggiungere il traguardo delle 50mila adesioni prima dell'invio ufficiale alla Commissione Europea e all' Antitrust .
Tanto interesse ha indubbiamente contribuito a portare l'iniziativa all'attenzione della Commissione Europea, che ha scritto una lettera di risposta all'autore, di cui Punto Informatico riporta il testo:
"Gentile sig. D'Ambra, La ringrazio per la Sua email del 2 aprile 2006 nella quale informa la Commissione europea del sistema di pagamento per le carte prepagate per gli utenti della telefonia mobile italiani. In particolare, Lei fa riferimento al fatto che i gestori di telefonia mobile applicherebbero agli utenti italiani un cd. "costo di ricarica" sulla base del quale ogni utente non riceverebbe un consumo corrispondente al prezzo effettivamente pagato ma, ad esempio, per una ricarica di 10 euro, riceverebbe 8 euro di consumo e 2 euro di costi di ricarica. La Commissione la ringrazia per averci fornito tali dati che sono considerati utili per lo svolgimento delle proprie attività, con particolare riguardo a quella di monitoraggio dello sviluppo della concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni, anche al fine di assicurare e proteggere gli interessi dei consumatori. A tal fine, mi preme sottolinearLe che la Direzione generale della Concorrenza della Commissione europea tiene nella massima considerazione quanto da Lei indicato ed ha provveduto a prendere contatto con le Autorità italiane al fine di ottenere ulteriori informazioni su quanto da Lei denunciato.

Nel ringraziarla per le Sue informazioni, Le porgo cordiali saluti

Angel TRADACETE COCERA".

"È una ottima notizia quella che ci arriva da Bruxelles" afferma con soddisfazione D'Ambra. "La Commissione ci ha garantito che farà di tutto per risolvere quest'anomalia e si è adoperata in tal senso, un bel passo avanti verso l'abolizione di quest'assurdità che esiste solo in Italia e che sono i c.d. "costi di ricarica".

Firma anche tu la PETIZIONE

giovedì, maggio 04, 2006

Dal Blog di Beppe Grillo parte una iniziativa.

COME AVERE LA BENZINA A META' PREZZO!!!!!!

La copertina

Provare non costa nulla.......

Anche se non hai la macchina, per favore fai circolare il messaggio agli amici.
Benzina a metà Prezzo....... Diamoci da fare...
Siamo venuti a sapere di un'azione comune per esercitare il nostro potere nei confronti delle compagnie petrolifere.
Si sente dire che la benzina aumenterà ancora fino a 1.50 euro al litro.
UNITI possiamo far abbassare il prezzo muovendoci insieme, in modo intelligente e solidale. Ecco come:
La parola d'ordine è "colpire il portafoglio delle compagnie senza lederci da soli".

Posto che l'idea di non comprare la benzina un determinato giorno ha fatto ridere le compagnie (sanno benissimo che, per noi, si tratta solo di un pieno.. differito, perché alla fine ne abbiamo bisogno!), c'è un sistema che invece li farà ridere pochissimo, purché si agisca in tanti.

I petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che varia tra 0,95 e 1 euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo far loro scoprire che un prezzo ragionevole anche per loro é circa la metà.

I consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende; bisogna usare il potere che abbiamo.
La proposta è che, da qui alla fine dell'anno, non si compri più benzina delle due più grosse compagnie, SHELL e ESSO, che peraltro ormai formano una unica compagnia.

Se non venderanno più benzina, saranno obbligate a calare i prezzi.
Se queste due compagnie calano i prezzi, le altre dovranno per forza adeguarsi.
Per farcela, però dobbiamo essere milioni di non clienti di Esso e Shell, in tutto il mondo.
Questo messaggio, proveniente dalla Francia, è stato inviato a una trentina di persone; se ciascuna di queste aderisce e a sua volta lo trasmette a...diciamo una decina di amici, siamo a trecento.

Se questi fanno altrettanto, siamo a 3000, e così via.
Di questo passo, quando questo messaggio sarà arrivato alla settima "generazione", avremo raggiunto e informato trenta milioni di consumatori!

Inviate dunque questo messaggio a dieci persone, chiedendo loro di fare altrettanto.
Se tutti sono abbastanza veloci nell'agire, potremmo sensibilizzare circa 300 milioni di persone in otto giorni !
E' certo che, ad agire così, non abbiamo niente da perdere, non vi pare?

Vaffanculo per per un po' ai bollini e i regali e le baggianate che ci vincolano a queste compagnie.
Coraggio diamoci da fare!
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